Lunedì, 01 Novembre 2010 11:08

Parco dei Lagoni

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Esistono luoghi, non molto conosciuti forse, che una volta visti non vengono dimenticati. Quello che ho conosciuto recentemente si adagia vicino alle sponde del Lago Maggiore, sulle colline moreniche che lo circondano e rappresenta un vero “mosaico di boschi, pascoli e zone umide.” I lagoni di Mercurago a molti sono ignoti ma non lo furono alle popolazioni preistoriche e romane che scelsero quest’area per costituire insediamenti. All’interno del parco oggi gestito dall’Ente Parchi del Lago Maggiore, furono ritrovate alcune domus romane e delle tombe, alcune purtroppo già visitate e trafugate. Il ritrovamento avvenne grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini: Moro e Maffei, cittadini aronesi, coinvolsero il professore di geologia di Torino Bartolomeo Gastaldi che diede immediatamente origine alle ricerche. I lagoni rappresentano un unicum anche per gli splendidi scenari naturalistici, a cui fanno seguito sentieri dedicati: si passa dal ponte sospeso sul torrente al sentiero della volpe, a quello delle conifere, ai grandi stagni che conservano animali tipici, alle torbiere. Ogni sentiero tematico è diverso e rappresenta una scoperta: zone umide, boschi, siti archeologici, attività produttive. Tutto ha un suo percorso anche attraverso le stagioni. Ecco perché ogni visita non è mai uguale alla precedente: la natura ha il potere di stupirci benché a noi sembri immobile.

TB 18/10/2009

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