Speciali

Speciali (17)

Lunedì, 01 Novembre 2010 11:08

Parco dei Lagoni

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Esistono luoghi, non molto conosciuti forse, che una volta visti non vengono dimenticati. Quello che ho conosciuto recentemente si adagia vicino alle sponde del Lago Maggiore, sulle colline moreniche che lo circondano e rappresenta un vero “mosaico di boschi, pascoli e zone umide.” I lagoni di Mercurago a molti sono ignoti ma non lo furono alle popolazioni preistoriche e romane che scelsero quest’area per costituire insediamenti. All’interno del parco oggi gestito dall’Ente Parchi del Lago Maggiore, furono ritrovate alcune domus romane e delle tombe, alcune purtroppo già visitate e trafugate. Il ritrovamento avvenne grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini: Moro e Maffei, cittadini aronesi, coinvolsero il professore di geologia di Torino Bartolomeo Gastaldi che diede immediatamente origine alle ricerche. I lagoni rappresentano un unicum anche per gli splendidi scenari naturalistici, a cui fanno seguito sentieri dedicati: si passa dal ponte sospeso sul torrente al sentiero della volpe, a quello delle conifere, ai grandi stagni che conservano animali tipici, alle torbiere. Ogni sentiero tematico è diverso e rappresenta una scoperta: zone umide, boschi, siti archeologici, attività produttive. Tutto ha un suo percorso anche attraverso le stagioni. Ecco perché ogni visita non è mai uguale alla precedente: la natura ha il potere di stupirci benché a noi sembri immobile.

TB 18/10/2009

Lunedì, 01 Novembre 2010 11:20

Marketing sui social network

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I social network croce e delizia. Non esistono solo quelli che permettono di scambiarsi foto, rivedere vecchi amici e fare nuove conoscenze. Esistono anche quelli “professionali” in cui costruire un network di contatti che siano utili anche per la propria attività lavorativa. Linkedin rappresenta il più riuscito esperimento in tal senso. E’ riuscito a coniugare in un unico portale la presenza di gruppi tematici, forum e schede personali attirando l’attenzione anche dei veri big del mercato, solitamente più restii ad affacciarsi al mondo internet e condividere i contatti: gli amministratori delegati e i presidenti delle società. Oggi una navigazione attenta permette di entrare in contatto con i decision maker delle varie aziende, fondi, società. L’elenco dei contatti dei vari profili diventa un biglietto da visita e di referenza: Tizio e Caio hanno amicizia comune con Sempronio, dunque Sempronio è una sorta di referente / garante della professionalità di Caio e Tizio lo accetterà tra i suoi contatti. Il social networking può diventare un vero e proprio work in progress marketing oriented. Di fatto tutti coloro che chiedono di entrare in contatto con un professionista, dirigente, presidente, hanno già elaborato nella loro mente la possibilità di un business da proporre o fare insieme. Questo passaggio logico produce una funzione molto importante ma spesso sottovalutata del social network. Quella di essere un grande strumento di marketing della propria professionalità in modo del tutto conforme alle policy di utilizzo. Un bravo “surfer” ha la capacità di identificare inoltre tutti i blog e i forum tematici attraverso i quali veicolare le informazioni sulla propria attività e rendere due volte più interessante il post di risposta o di interazione con i vari membri. Per esempio individuato un gruppo sui social network o un forum dedicato alle nuove iniziative imprenditoriali, una società che offra consulenze alle società potrà dare una prova concreta della sua professionalità, competenza e disponibilità. Identificato un post sulla necessità di assistenza alle piccole e medie imprese in cui si parla della oggettiva difficoltà di accedere al finanziamento bancario, il professionista potrà portare concreta testimonianza sottolineando come esistano altri canali di finanziamento (finanza agevolata e fondi VC) e di come funzioni l’accesso, quali siano le problematiche delle diverse soluzioni, i consigli più opportuni. A questo punto il professionista avrà dispensato una parte della propria esperienza professionale e fornito risposte concrete ma avrà anche colpito i frequentatori del forum, che a quel punto saranno consapevoli di poter trovare consulenza competente e affidabile presso la sua struttura.

TB 22/09/10

 

Lunedì, 01 Novembre 2010 11:23

Vdr: rivoluzione copernicana

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Vdr, un acronimo per definire una rivoluzione copernicana. Come tutte le rivoluzioni, ha scompigliato le abitudini e le modalità operative di banche d’affari, M&A boutiques, advisor, fondi, etc. Come per il famoso astronomo così anche per la virtual data room gli sguardi iniziali sono stati diffidenti, impauriti ma fondamentalmente incuriositi. Eppure il succedersi delle stagioni, del giorno e della notte, attribuivano credibilità e dimostrabilità al moto della Terra su se stessa. Ugualmente il succedersi di documenti rigorosamente criptati e di domande gerarchicamente organizzate rendeva sempre più evidente la funzionalità della vdr. I primi pionieri hanno infuso fiducia al mondo degli operatori, permettendo alle virtual data room di conquistare una importante fetta di mercato. In Italia esistono ancora delle titubanze ma dinanzi alla presentazione della piattaforma e all’analisi dei potenziali rischi (nessuno) rispetto ai concreti risultati (molti) è ben visibile una vigorosa spinta ad oltrepassare le usuali barriere di diffidenza. Aspetti ormai “consumati” per la celebrazione dell’efficacia della virtual data room sono il risparmio dei tempi e dei costi, la possibilità di rendere le informazioni accessibili in ogni luogo e in ogni tempo, la stretta gerarchia di livelli autorizzativi nella visione dei documenti e nella realizzazione delle domande. Altrettanto noti i raffronti differenziali tra la virtual data room e la tradizionale data room fisica: nell’ambiente virtuale esiste una sicurezza superiore, non c’e’ alcun team coordinato da muovere per più giorni, la comunicazione è riservata, i dati sono accessibili finchè deliberato dall’amministratore. Tutto a vantaggio della velocizzazione ed ottimizzazione della trattativa. Un aspetto invece meno noto e sottolineato è quello che invece ci preme evidenziare in questo articolo, poiché come per tutte le scoperte scientifiche spesso la straordinaria innovatività sta nella semplicità dell’assioma di partenza. Newton per esempio stravolse il mondo evincendo dal banale moto di una mela in caduta la teoria della relatività. La virtual data room rivive questo meccanismo in un evidente quanto importante “contrasto” interno: la semplicità ed intuibilità del funzionamento contrapposta alla fine organizzazione dei livelli di sicurezza e riservatezza. Questa dicotomia è al servizio di uno dei valori più importanti della virtual data room: essere agevolatrice della transazione, mantenendo un ruolo equidistante nei confronti delle parti. Il centro del sistema solare è la transazione, satelliti sono i diversi bidder che seguendo le loro traiettorie predefinite attraverso i documenti che sono autorizzati a vedere, muovono verso la chiusura del deal. Ogni virtual data room è un microcosmo, con proprie regole, leggi, pianeti e satelliti, ciascuno ordinato nel sistema. E tutto in armonioso e perfetto funzionamento.

TB 15/10/2010

Lunedì, 15 Novembre 2010 23:01

La guida per la tua impresa

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Iban, Associazione Italiana Business Angels ha scelto FinanzaStraordinaria per pubblicare la "Guida pratica allo sviluppo dei progetti imprenditoriali" nata per essere uno strumento semplice, concreto ed efficace per aiutare i neo-imprenditori a realizzare la documentazione per presentare il progetto a potenziali investitori.

Per scaricare la guida cliccare sull'immagine:

Guida_IBan

Martedì, 01 Febbraio 2011 19:01

Intervista Karim Basyouni

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Milano, Finanzastraordinaria.it incontra Karim Basyouni imprenditore italo –egiziano che ha aperto una attività imprenditoriale a Sharm el Sheik. Ci può raccontare brevemente quali ragioni l’hanno portata ad investire a Sharm e come è nata l’iniziativa?

Sono nato e vissuto in Italia. Dopo una laurea in economia dei mercati finanziari e un MBA in marketing ho deciso di portare avanti un progetto imprenditoriale di start up innovativa nel settore tecnologico. Nonostante l’interessamento positivo della Silicon Valley, la fase di fund raising italiana durata ben due anni non ha portato i capitali necessari allo sviluppo dell’iniziativa, lo dico a malincuore ma in Italia le start up non trovano finanziatori e attenzione necessaria allo sviluppo. Avendo un animo imprenditoriale tuttavia non mi sono scoraggiato e ho trovato una interessante opportunità a Sharm che, grazie al sostegno di due finanziatori italiani, sono riuscito a trasformare in un progetto imprenditoriale importante. Così a novembre 2010 è nato il locale Bellavita situato in una posizione strategica di Sharm, all’incrocio tra due vie di notevole importanza turistica per la città.

Quindi da novembre le cose sono andate bene, locale in fase di avvio ma con successo. E poi è accaduto l’inaspettato: i disordini a Il Cairo. Che tipo di notizie avete avuto a Sharm?

L’unica notizia che abbiamo avuto il giorno prima della rivolta è stata data da un ragazzo che vende souvenir e che ogni tanto si reca nel nostro locale. Ci ha detto: “domani ci sarà un grosso problema in Egitto, andranno in piazza milioni di persone” ma ovviamente non abbiamo dato peso a queste parole. Salvo il giorno successivo quando effettivamente è accaduta la rivolta a Il Cairo.

E a quel punto sono state troncate subito le vie di comunicazione?

Si, il giorno dell’inizio dei disordini sono stati chiusi gli accessi a internet, sms, cellulari.

Quindi vi siete trovati di punto in bianco senza comunicazioni?

A Sharm hanno lasciato attiva solo la linea telefonica per chiamare ma era impossibile ricevere messaggi e collegarsi ad internet da qualsiasi server o provider. Tutte le attività di comunicazione bloccate. Le uniche fonti informative rimaste: la televisione egiziana e il passaparola. In Egitto è ancora molto forte la tradizione dell’oralità.

Secondo il passaparola che cosa stava succedendo?

Si diceva che a Il Cairo fossero scesi in piazza 12 milioni di manifestanti e che stavano iniziando scontri in altre città d’Egitto. A Sharm comunque la situazione rimaneva tranquilla e normale.

Chi erano i manifestanti secondo le voci che vi giungevano?

Esiste un leader riconosciuto a cui fanno riferimento per quanto ha saputo? Non mi risulta di aver mai sentito un nominativo di riferimento riconosciuto come leader. Sembrava piuttosto una rivoluzione popolare, senza un leader carismatico. La popolazione in Egitto è fortemente diversificata, il ceto medio è poco sviluppato e c’e’ una forbice molto ampia tra i ceti più agiati e quelli più poveri: ci sono molte persone che vivono nelle baracche, sono poverissime e hanno condizioni di assoluto disagio. Ho avuto modo di vedere con i miei occhi le campagne intorno a Il Cairo abitate da famiglie in condizioni drammatiche.

D’altra parte i rumors [ndr i passaparola, le voci] dicevano anche che la manifestazione fosse stata pubblicizzata tra i giovani attraverso l’uso di social network.

E’ anche tuttavia da rilevare che se le condizioni di povertà hanno spinto una rivolta, altrettanto difficile è ipotizzare che gli stessi ceti che versano nelle condizioni più difficoltose abbiano gli strumenti culturali per affacciarsi ai social network e utilizzarli per promuovere un tam tam tale da organizzare una così imponente manifestazione.

Geograficamente quanto prima di Sharm si sono fermati gli scontri?

Non lo so, nessuno lo sa. Nessuno sa con certezza quello che succede. In questo clima di fermento tuttavia la situazione a Sharm era tranquilla. Quando sono precipitate le cose al punto da spingerla a partire velocemente? Sabato sera si è improvvisamente alzato il panico. Ho visto persone proprietarie di attività commerciali svuotare i negozi, buttare dentro a sacchi rimediati in fretta e furia, anche quelli dell’immondizia, tutta la merce del negozio, alla rinfusa e poi chiudere la serranda. La polizia stessa è arrivata da me e mi ha detto che sarebbe stato meglio chiudere. Pare che infatti fossero scoppiati dei disordini a Sharm vecchia con i beduini.

Secondo quanto ha avuto modo di sentire, questi scontri con i beduini erano parte della rivolta in atto nelle altre città o erano una scia indipendente?

Non saprei anche perché sono circolate diverse versioni: alcuni sostenevano fosse semplicemente un conflitto tra famiglie, altri invece che fosse uno scontro. I beduini sono popolazioni civili che abitano nel deserto, vivono e lavorano con i turisti, questa è la situazione normale.

La reazione dei commercianti tuttavia ha fatto presagire grande paura e preoccupazione però…

E’ probabile che temessero saccheggi nei negozi, soprattutto i venditori di oro e preziosi si sono precipitati a svuotare tutto.

E in mezzo a questo panico, i turisti. Cosa è successo?

I turisti si sono chiusi negli alberghi anche i nostri ospiti sono stati presi dal panico quando ho dovuto comunicare che il locale doveva chiudere. L’idea che si è fatta subito largo tra di loro era quella di un attentato.

Ha pensato di rivolgersi all’Ambasciata o al Consolato italiano prima di partire per capire il da farsi?

Si ma anche per loro le informazioni erano decisamente scarse a causa del blocco totale delle comunicazioni. A questo punto lei ha deciso di tornare in Italia. Immagino sia stato un rientro rocambolesco. Avevo già acquistato un biglietto per un rientro programmato in Italia, il volo sarebbe dovuto partire tra qualche giorno. Sabato sera stesso ho cercato di anticipare il volo su Egyptair ma mi hanno comunicato di avere cancellato tutti i voli.

Sono rimasto nell’aeroporto di Sharm fino all’una di notte e ho quindi deciso di tentare il giorno successivo di rientrare in qualche maniera.

Come è la situazione trasporti attualmente in Egitto?

Oggi non c’e’ modo di spostarsi, i voli interni sono stati cancellati, l’aeroporto di Alessandria non si può raggiungere mentre sono agibili quelli de Il Cairo e Sharm. Il problema di Sharm è l’assenza di una biglietteria. Sabato notte non sono riuscito a partire, sapendo tuttavia che i tour operator avrebbero aperto la mattina seguente alle 5, mi sono recato nuovamente in aeroporto a quell’ora per trovare una soluzione. Grazie al tour operator sono riuscito ad imbarcarmi e fare imbarcare con me altri 4 italiani, così siamo partiti.

In quale situazione versa il paese dal punto di vista economico vista la paralisi dei trasporti e la situazione di oggettiva incertezza?

Hanno chiuso le banche, le borse, probabilmente anche gli uomini di affari stanno cercando di portare capitali all’estero per evitare che succeda come in Argentina.

Che situazione ha lasciato Domenica?

Domenica la situazione era di panico, fino all’arrivo dell’esercito. L’esercito nelle immediate vicinanze del Sinai e Israele.

Certamente questo schieramento ha una funzione “difensiva” contro il propagarsi dei disordini interni all’Egitto e di tutela nei confronti dei turisti rimasti ancora sul territorio. Tuttavia non possiamo dimenticare la delicatezza del Sinai, confine in cui vige un accordo di demilitarizzazione tra Egitto e Israele.

Lei ha un papà egiziano e conosce la situazione e le abitudini del paese. Una persona straniera che si trovi in questo momento in Egitto, quali difficoltà potrebbe incontrare e quale comportamenti dovrebbe adottare per affrontare questa situazione di instabilità?

Io sono nato in Italia e sono arrivato in Egitto come imprenditore un anno fa. Conoscere la cultura araba in un giorno o spiegarla in pochi minuti è difficile. In ogni caso si deve partire dal presupposto che c’e’ un grande rispetto del turista e della sua cultura. Per prima cosa i turisti devono cercare di affidarsi il più possibile al personale degli hotel e dei tour operator, in grado di fornire informazioni corrette. L’unico problema nonostante a Sharm la situazione sia tranquilla, è reperire i voli per il rientro. I tour operator sapranno però dare il supporto e predisporre una organizzazione per il rientro.

Cosa sta succedendo ora, il suo locale è stato saccheggiato?

No, il locale è integro. Sharm è tranquilla. Ma chiaramente il nostro business ha segnato un -95%. Cosa pensa succederà ora? E’ difficile dirlo. Il popolo vorrebbe che il Presidente lasciasse. Ma la mia domanda è: se il presidente lasciasse andremmo incontro a una democrazia o all’anarchia? Secondo me l’Egitto ha bisogno di un governo forte, intendiamoci non una dittatura perché è assolutamente contraria al mio modo di pensare.

Che prospettive si è dato?

Non ho problemi a rientrare in Egitto. Penso che al momento non sia una domanda a cui possiamo rispondere. E poi, quando la situazione politica si stabilizzerà, per quanto concerne la mia attività, bisognerà comunque vedere come reagiranno i turisti.

TB finanzastraordinaria.it 2011

Martedì, 16 Ottobre 2012 19:09

Autogrill Analysis

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1.     Introduction: Autogrill company profile

1.1.                    Current situation

Autogrill is one leader provider on the market of F&B and retail services. Currently after Flight business was sold in 2010, company operates in two segments: airport retail and catering. The food and beverage business serves local and international clients at the airports, motorways and railway stations wherever people travel.  Autogrill is offering snacks and its services in more then 40 countries worldwide, through 1200 dining locations. The Travel Retail & Duty free business takes place exclusively at airports, has a mainly international clientele, and offers a uniform range sometimes supplemented by an assortment of local products. The operating structure (marketing, purchasing, etc.) is highly centralized (Autogrill official Website). Sales for sectors divided in following proportion: Food & Beverage -71%, where rest 29% reflects activity in Travel Retail & Duty free sector                                       .....continues

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Martedì, 16 Ottobre 2012 23:05

Tenaris Analysis

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INTRODUCTION
CURRENT SITUATION

Tenaris is a leading manufacturer and worldwide supplier of steel tubes and related services to the global energy industry and other industrial applications. Major customers include most major oil and gas companies in the world, as well as engineering companies engaged in the construction of facilities to collect, transport and processing of oil and gas and power generation. Among the principal products include tubing, casing, drilling and production and driving, as well as mechanical and structural pipes. In the last two decades have succeeded in expanding operations globally through a series of strategic investments. Currently operating with a global network of manufacturing facilities, research and finishing of steel tubes and related services to industrial operations in the Americas, Europe, Asia and Africa and have direct presence in most major markets of oil and gas.

The Company

The corporate and commercial is Tenaris SA The Company was incorporated as a "public limited liability company" (société anonyme) under the laws of the Grand Duchy of Luxembourg. The registered office of the Company is located at 29 avenue de la Porte-Neuve, 3rd floor, L-2227, Luxembourg, telephone (352) 2647-8978. Your agent for securities law purposes in the U.S. is Tenaris Global Services (USA) Corporation, located at 2200 West Loop South, Suite 8000, Houston, TX 77027......continues

 

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Martedì, 16 Ottobre 2012 23:08

Eni analysis

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1.    Introduction: ENI company profile

1.1. Current situation

Eni S.p.A. is the sixth-largest vertically integrated oil company in the world, by market cap. Aside from the usual upstream and downstream activities that most of the oil majors engage in, Eni is also a major natural gas and electric utilities company, and operates in the oilfield services industry through its stake in Saipem S.p.A.. Positioned in Italy, the company has a geopolitical advantage over many of its competitors in that it has greater access to the high-yield, albeit politically risky African and Middle Eastern reserve markets; this can been seen in the distribution of the company's reserves, as over half of them are concentrated in North and West Africa and the Caspian Sea. (Eni's fact book 2010)

Eni operates in five business segments: Exploration and Production accounts for approximately 42% of the group's net capital employed, Gas and Power accounts for 35%, Refining and Marketing accounts for 12%, and Petrochemicals and Construction and Engineering account for the last 11%. Eni has upstream operations in all major hydrocarbon-producing regions of the world, including North Africa (Egypt, Libya, and Algeria), West Africa (Nigeria and Angola), the North Sea, and the Caspian Sea region. (Eni's annual report 2010)

In 2010, Eni reported net profit of €6.32 billion. Adjusted net profit was €6.87 billion, up 32% from a year ago driven by an excellent performance reported by the Exploration & Production Division due to a recovery in the oil price environment. In 2010, the E&P Division reported an excellent performance amounting to €5,600 million of adjusted net profit, representing an increase of 44.4% from 2009. This was driven by higher oil realizations in dollar terms, the depreciation of the euro against....

 

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Martedì, 16 Ottobre 2012 23:12

Piaggio Analysis

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Introduction:

Piaggio was born in 1884 in Pontedera (Pisa) Italy, nowadays is one of the biggest world player in the production and selling of motorbike and low weight vehicles. The company is controlled for the 55% by IMMSI S.P.A. and the president and CEO of the group is Roberto Colaninno, vice president Matteo Colaninno, Pallottini is chief executive of financial division and Bandiera is the operation director. Shareholder composition shows the controlling of IMMSI with 55%, Than a huge share in the hand of Della Valle that owns the 37%, the two minority are Common fund of the State of New Jersey and other shareholders.

Piaggio & C is leader in Europe in the production and in the list of the first major player worldwide. The range of products includes motorbike and scooter, from 50cc to 1200cc, with a wide range of famous brands: Piaggio, Vespa is the luxury brand, involved also in the production of a fashion line, Aprilia, Gilera, Moto Guzzi, Derbi, Scarabeo, for what is concerning the low weight vehicles the brand are Ape, Porte, Quargo.

 Market Analysis & SWOT analysis:.......

 

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Martedì, 16 Ottobre 2012 23:13

Damiani Analysis

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1. SUMARRY

This project goal is the valuation assessment of the Damiani Group that is listed on the Italian 
stock exchange. Project is based on the valuation model that was given in the course
materials. First the introduction will be made about the company. Their history, brands and
direct competitors will be named and analyzed. In the second part the whole macroeconomic
environment will be analyzed and the industry trends. In that part more focus will be on the
Italian market and the economic situation in that country, due to the fact that most of the
Damiani revenues come from that market. After that SWOT analysisi will be done and every
part will be explain in few sentences. In the fifth part forecast for the tables of balance sheet
and income statement will be examined. In the end we will look at some of the ratios of the
company and compare some of them with the competitor.

 

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