Intervista Giovanbattista Pizzimbone

Giovanni Battista Pizzimbone - Presidente e Amministratore Delegato - Biancamano Presidente e Amministratore delegato di Gruppo Biancamano,GBPizzimbone_FILEminimizer entrata nel mercato Expandi il 7 Marzo 2007.Nato a Savona inizia la sua carriera professionale nell’azienda di costruzioni Borini a Torino. Nel 1988 crea l’impresa edile Eurocostruzioni per poi assumere nel 1996 l’incarico di direzione dell’azienda Ponticelli di Imperia. Nel 2004 nasce la società Biancamano, fondata insieme al fratello Pierpaolo. Oggi Biancamano S.p.A. è una holding di partecipazioni operativa nel settore dell’igiene ambientale. Svolge la sua attività grazie a due società controllate Ponticelli (gestione e realizzazione impianti di stoccaggio e smaltimento rifiuti non pericolosi) e Aimeri Ambiente (servizi di igiene urbana).

Finanzastraordinaria.it ha incontrato Giovanni Battista Pizzimbone, amministratore delegato di Biancamano, gruppo costituito da Aimeri e Ponticelli ma che vede a Milano la sua base operativa, come ci ha spiegato: “Il coordinamento è centrale viene fatto qui negli uffici di Milano, soprattutto per quello che concerne l’aspetto amministrativo.

Per quanto riguarda l’organizzazione operativa e gestionale, Ponticelli opera prevalentemente nel Ponente ligure: ha in provincia di Imperia un impianto di smaltimento di rifiuti solidi urbani e di un centro di stoccaggio per i rifiuti e la raccolta differenziata. Ponticelli è organizzata in maniera industriale perché ha un ciclo abbastanza ripetitivo: entra il rifiuto, poi viene trattato, e successivamente ci sono il recupero e lo smaltimento.  Aimeri, sotto l’aspetto gestionale e contabile-amministrativo, ha base a Milano ed è presente in 10 regioni in Italia, ognuna delle quali ha un proprio responsabile, accompagnato a cascata da responsabili di quartiere e responsabili di squadra.”

Giovanni Battista Pizzimbone è approdato al settore dell’igiene urbana e dello stoccaggio dopo avere lavorato nel settore dell’edilizia e la molla che lo ha convinto a scegliere la nuova strada è stata quella “dell’amore a prima vista” come lui stesso ci dice, unita alla consapevolezza dell’importanza a livello umano ed ambientale che il lavoro di Biancamano realizza quotidianamente. Una attenzione che si concretizza nel costante monitoraggio del servizio offerto senza intaccare tuttavia gli elementi che caratterizzano territorialmente le diverse aree italiane in cui si opera: “un modello base uguale per tutte le regioni e una parte studiata ad hoc per ogni singola località in cui si opera.

Abbiamo dei modelli di organizzazione di gestione molto rigidi perché dobbiamo rispettare il territorio e mantenere degli standard qualitativi.” L’ingresso in Expandi avvenuto il 7 Marzo 2007 è stato fortemente voluto da Pizzimbone: “Non ho mai preso in considerazione la soluzione relativa al fondo di Private Equity. La quotazione in Borsa è stata scelta per seguire un processo di crescita e di immagine. Il nostro è un settore in cui i clienti appartengono ai settori pubblici e quindi avere l’immagine e la trasparenza che la Borsa conferisce, permette di farci seguire con maggiore facilità dal mercato e dalla nostra produzione.” Un passaggio quello della quotazione che, oltre ad una serie di vantaggi ha comunque comportato degli oneri “normativi ed amministrativi”, ma anche forti aspettative e cambiamenti:

“Entrando in uno scenario come quello della Borsa si trasmette trasparenza e si acquisisce una ulteriore patina di serietà, determinata anche da monitoraggi costanti e certificazioni. Nei rapporti quotidiani con i nostri clienti, soltanto per il fatto di avere un fornitore che, come noi, è un’azienda quotata, la nostra immagine sicuramente cambia.” Insomma per Pizzimbone, che si dichiara “uno non da azzardi” e “concreto e strutturato”, l’esperienza della quotazione è stata più caratterizzata dalle aspettative e dalla consapevolezza di traghettare il Gruppo Biancamano verso obiettivi importanti piuttosto che da timori ed incertezze. Certamente i risultati ottenuti dal Gruppo dopo la quotazione hanno ricompensato questa scelta e le aspettative riposte, tanto che è stata presentata un’offerta per l’affidamento di una discarica a Tunisi ed è iniziata una espansione verso l’estero: “stiamo vendendo in Romania, in Pakistan e grazie alla borsa siamo diventati un punto di riferimento - siamo l’unica azienda quotata sul mercato italiano - per altri paesi, sia del Nord Africa che dell’Est Europa.”

Ma come avviene la scelta delle gare d’appalto, quali elementi sono ritenuti discriminanti? “L’elemento che privilegiamo nello scegliere un appalto è quello delle redditività: oggi, in quanto imprenditori con tanti soci, dobbiamo condividere il nostro operato. Quindi diamo importanza a tutte quelle opportunità che vediamo come redditizie. La nostra presenza in Italia va dalla Valle d’Aosta alla Sicilia e l’unica discriminante che ci poniamo è la redditività per partecipare agli appalti che ci prefiggiamo di vincere.” Un percorso di espansione importante, che può contare anche su scelte tecnologiche: “Il controllo di gestione è il nostro punto forte rispetto ai nostri competitors: abbiamo sviluppato infatti al nostro interno un software di gestione che riesce a monitorare in tempo reale sul territorio gli automezzi presenti così da verificarne l’efficienza nel servizio e nei costi nelle principali voci di spesa (automezzi, personale, carburante).”

Una tecnologia che si avvale anche di personale qualificato scelto in prevalenza tra “ingegneri informatici e ambientali sia su Milano che su Torino o studenti che hanno realizzato una tesi molto vicina al nostro settore. Per quanto concerne la crescita io sono per la crescita interna: per questo abbiamo un reparto IT in cui noi sviluppiamo internamente i nostri software.” E rivolgendoci ancora più al futuro chiediamo quali siano i nuovi strumenti su cui puntare: “le attività derivanti da energie di fonti alternative. Soprattutto alcune, come la solare. Quello delle energie alternative, può essere considerato come un settore inflazionato, ma su altri settori, come le biomasse e l’eolico, secondo me c’è ancora molto da fare, ma occorre anche aspettare l’evoluzione normativa soprattutto per quanto riguarda l’incentivazione e valutare in modo preciso i tempi occorrenti tra la decisione di produrre e la fine della produzione: si corre il rischio che il prodotto sia obsoleto appena realizzato.”

Un futuro pulito, nel rispetto dell’ambiente non può prescindere da una corretta educazione ambientale, che, come ci conferma Giovanni Battista Pizzimbone va promossa anche sotto forma ludica, partendo da bambini: “Come azienda abbiamo degli obblighi morali e sociali a contribuire al benessere dell’ambiente in cui operiamo. Penso che per educare i grandi occorra prima educare i bambini: se i bambini vengono educati con tutta una serie di azioni, per esempio nell’ambito dell’educazione scolastica, sarà il figlio a casa ad educare il genitore. Credo molto nelle campagne di sensibilizzazione che portiamo avanti nelle scuole, in particolar modo in quelle elementari dove il bambino assorbe come una spugna tutta quello che gli viene presentato come un gioco: la raccolta differenziata da gioco passa ad abitudine.” A proposito di tematiche attuali chiediamo anche a Giovanni Battista Pizzimbone cosa pensi del problema annoso dei rifiuti in Campania: “Mi sembra che questo Governo stia lavorando bene per la risoluzione del problema in Campania. Si è accumulata una tale disorganizzazione sul territorio che ci vorrà del tempo tecnico per potersi riorganizzare, però mi sembra che stia procedendo bene. E’ stata già pianificata la costruzione di una decina di discariche, la valorizzazione dei termoregolatori e per quanto riguarda le tempistiche (riguardo alle quali mi sono espresso anche quando sono stato ospite di Porta a Porta) potranno volerci circa 6 mesi per sistemare le emergenze vere e proprie e poi non meno di 3 anni per riorganizzare la questione economica per lo smaltimento dei rifiuti.”

Infine proiettandosi su un’altra città, in un’altra epoca, arriviamo a parlare di Expò 2015 e di come si immagina Pizzimbone il percorso che condurrà verso questo straordinario evento: “sicuramente, come accade in tutte le situazioni importanti, per l’Expo 2015 Milano sarà meravigliosa perché avremo gli occhi del mondo puntati. Sarà un evento con un impatto sicuramente maggiore di quanto non sia successo a Torino con le Olimpiadi invernali. Una volta finiti i fondi dell’Expo, dovranno però essere mantenute tutte le strutture realizzate e l’Expò dovrà costituire un volano per molte altre manifestazioni che incentivino a mantenere pulita Milano, che altrimenti rimarrà una capitale nel deserto sporca.”

La nostra intervista volge al termine ma non lasciamo andare il nostro interlocutore senza un suggerimento a FinanzaStraordinaria.it che possa essere un ulteriore incentivo a migliorare e andare sempre più incontro alle esigenze dei nostri professionisti: “Siamo noi a partorire i nostri stessi limiti. Quando ci sono passione, volontà e capacità i risultati arrivano sempre: sacrificio e crederci sono i due elementi base per realizzare i progetti.”

E sicuramente in questa intervista Giovanni Battista Pizzimbone ci ha trasmesso tutta la sua passione per il suo lavoro in Biancamano, unitamente alla ricetta, da buon appassionato di cucina, per i giovani che desiderino diventare manager di successo: “un piatto semplice. Uno spaghetto al dente al pomodoro e basilico. La semplicità è il miglior ingrediente accompagnata soprattutto dal credere in ciò che si fa”.