Vdr: rivoluzione copernicana

Vdr, un acronimo per definire una rivoluzione copernicana. Come tutte le rivoluzioni, ha scompigliato le abitudini e le modalità operative di banche d’affari, M&A boutiques, advisor, fondi, etc. Come per il famoso astronomo così anche per la virtual data room gli sguardi iniziali sono stati diffidenti, impauriti ma fondamentalmente incuriositi. Eppure il succedersi delle stagioni, del giorno e della notte, attribuivano credibilità e dimostrabilità al moto della Terra su se stessa. Ugualmente il succedersi di documenti rigorosamente criptati e di domande gerarchicamente organizzate rendeva sempre più evidente la funzionalità della vdr. I primi pionieri hanno infuso fiducia al mondo degli operatori, permettendo alle virtual data room di conquistare una importante fetta di mercato. In Italia esistono ancora delle titubanze ma dinanzi alla presentazione della piattaforma e all’analisi dei potenziali rischi (nessuno) rispetto ai concreti risultati (molti) è ben visibile una vigorosa spinta ad oltrepassare le usuali barriere di diffidenza. Aspetti ormai “consumati” per la celebrazione dell’efficacia della virtual data room sono il risparmio dei tempi e dei costi, la possibilità di rendere le informazioni accessibili in ogni luogo e in ogni tempo, la stretta gerarchia di livelli autorizzativi nella visione dei documenti e nella realizzazione delle domande. Altrettanto noti i raffronti differenziali tra la virtual data room e la tradizionale data room fisica: nell’ambiente virtuale esiste una sicurezza superiore, non c’e’ alcun team coordinato da muovere per più giorni, la comunicazione è riservata, i dati sono accessibili finchè deliberato dall’amministratore. Tutto a vantaggio della velocizzazione ed ottimizzazione della trattativa. Un aspetto invece meno noto e sottolineato è quello che invece ci preme evidenziare in questo articolo, poiché come per tutte le scoperte scientifiche spesso la straordinaria innovatività sta nella semplicità dell’assioma di partenza. Newton per esempio stravolse il mondo evincendo dal banale moto di una mela in caduta la teoria della relatività. La virtual data room rivive questo meccanismo in un evidente quanto importante “contrasto” interno: la semplicità ed intuibilità del funzionamento contrapposta alla fine organizzazione dei livelli di sicurezza e riservatezza. Questa dicotomia è al servizio di uno dei valori più importanti della virtual data room: essere agevolatrice della transazione, mantenendo un ruolo equidistante nei confronti delle parti. Il centro del sistema solare è la transazione, satelliti sono i diversi bidder che seguendo le loro traiettorie predefinite attraverso i documenti che sono autorizzati a vedere, muovono verso la chiusura del deal. Ogni virtual data room è un microcosmo, con proprie regole, leggi, pianeti e satelliti, ciascuno ordinato nel sistema. E tutto in armonioso e perfetto funzionamento.

TB 15/10/2010