La Monaca di Monza, dal documento alla pittura

Monaca_di_Monza_FILEminimizerUno dei monumenti più incantevoli di Milano ospita la mostra dedicata ad una delle figure più enigmatiche della storia, tra letteratura e storia: la Monaca di Monza. [Foto: Francesco Hayez, La monaca, olio su tela. Collezione privata]

Si snoda nelle Sale Panoramiche del Castello Sforzesco di Milano, la ricostruzione della vicenda umana della “grande peccatrice”, Virginia o Marianna de Leyve. Un’ “opera omnia” in tre parti, storica, letteraria-artistica e drammaturgia, che come spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory permettono di “ripensare lo sfondo storico della vicenda letteraria, la documentazione originale del processo, l’interpretazione pittorica di questa tormentata figura femminile, la ricchezza delle trasposizioni teatrali e cinematografiche. Per sondare nelle pieghe dell’animo di Gertrude, a cui uno dei più noti riduttori – Giambattista Nasi – attribuiva tale affermazione: “La notte lascia un campo per maturare i pensieri”, la complessità e la profondità della condizione della donna in quell’epoca, le aspirazioni e le frustrazioni di uno spirito moderno in cerca di identità e libertà”.

«Il suo aspetto, che poteva dimostrar venticinque anni, faceva a prima vista un’impressione di bellezza, ma d’una bellezza sbattuta, sfiorita e, direi quasi, scomposta. […] e dalla benda usciva sur una tempia una ciocchettina di neri capelli; cosa che dimostrava dimenticanza o disprezzo della regola.» (Alessandro Manzoni, Promessi Sposi, cap. IX). Così la descrive il romanzo nelle cui pagine si conserva anche il ritratto di Gonin voluto dallo stesso Manzoni per illustrare l’intera opera nell’edizione del 1840. Un altro straordinario interprete del romanticismo pittorico ottocentesco come Francesco Hayez si lascia catturare dal personaggio dedicandole un ritratto molto delicato, quasi per rispetto del travaglio interiore ben evidenziato invece dalle pennellate di Mosè Bianchi che indugiano sulla tela, sui tratti del viso per far trasparire la sconvolta inquietudine della donna.

Una donna e il suo mondo in 60 opere pittoriche accompagnate da documenti storici che ricostruiscono la sua vita e quella della sua famiglia, dagli Atti processuali (fonte manoscritto dell’Archivio storico della Diocesi di Milano) alle lettere scambiate con Federico Borromeo (fonte Biblioteca Ambrosiana), fino a giungere alle trasposizioni teatrali di Testori e Luchino Visconti. Un appuntamento imperdibile curato da Lorenza Tonani e promosso dal Comune di Milano, ideato e realizzato da Alef, col patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, della Provincia di Monza e Brianza; sponsor tecnico LeNord. 

Castello Sforzesco, Sale Panoramiche dal 25 Novembre 2009 al 21 Marzo 2010.

 TB finanzastraordinaria.it 25/11/09