Come si misura l'entità di una agevolazione?

Al fine di salvaguardare il regime di libera concorrenza nel mercato comune europeo, sono stati stabiliti, da parte della C.E., dei limiti agli aiuti concessi dagli Stati membri. Detti limiti tengono conto, principalmente, delle dimensioni e dell'ubicazione dell'impresa, del settore di appartenenza della stessa e delle finalità dell'aiuto; sono espressi in equivalente sovvenzione, che è l'unità di misura, espressa in percentuale sull'importo dell'investimento ammissibile, che rappresenta il massimo dei benefici che le imprese possono ottenere. L’EQUIVALENTE SOVVENZIONE LORDO (ESL) è il valore nominale dell'aiuto concesso, al lordo di eventuali imposte, attualizzato espresso come percentuale del costo totale ammissibile dell’investimento. Non essendo possibile effettuare dei confronti significativi tra le intensità d'aiuto lorde dei vari Stati membri, a causa, per esempio, dei differenti regimi di tassazione del contributo a carico delle imprese, si procede al calcolo dell’ EQUIVALENTE SOVVENZIONE NETTO (ESN) che permette di ridurre tutte le forme di aiuti ad un denominatore comune, a prescindere dal Paese interessato e che rappresenta, pertanto, l'effettivo beneficio di cui un'impresa gode, indipendentemente dalle modalità temporali di realizzazione degli investimenti e di erogazione delle agevolazioni, nonché dal regime di tassazione del contributo. In conclusione, l'ESL indica il valore attualizzato dell'agevolazione concessa ad un'impresa al lordo delle tasse, mentre l'ESN tiene conto dell'imposizione fiscale.